Angelo Puleo contro la Giunta: risponda alle interrogazioni dei consiglieri

La legge prevede un attesa di massimo 30 giorni: a Bagheria attendiamo risposte da mesi

 

Dicembre 2012

Il Settimanale di Bagheria

 

Torna all’attacco, dopo le convulse settimane conclusesi con il terzo rimpasto della Giunta Lo Meo (di fatto, un Lo Meo tris), il consigliere Angelo Puleo (CivicaMente) e lo fa ergendosi a difesa dello stesso Consiglio Comunale e dei suoi ventinove colleghi, a suo dire non debitamente tenuti in considerazione dal sindaco e dai suoi assessori, ma anzi a più riprese osteggiati ed additati alla città come inutile consesso di sperpero.

Non ci sta Puleo e attacca, richiamando l’Amministrazione al rispetto delle regole statutarie e delle leggi: si appella alla legge regionale 7 del 1992 (quella che regolamenta il funzionamento della macchina istituzionale dei Comuni) e, con una comunicazione depositata mercoledì sul banco della Presidenza del Consiglio, parla di «reiterata violazione» della suddetta legge.

Più specificamente punta il dito con il ritardo con cui da mesi, ben oltre la soglia prevista dalla stessa legge, di trenta giorni, si attendono dalla Giunta Lo Meo, le risposte (scritte o verbali) alle interrogazioni depositate dai consiglieri comunali su svariati temi, alcuni particolarmente scottanti.

«Da circa 18 mesi, ossia dall’insediamento della nuova Amministrazione comunale, si palesa una scarsa propensione al dialogo tra Sindaco e Consiglio comunale» si legge nella comunicazione. E visto che «uno dei compiti istituzionali del consigliere comunale è quello di verificare l’equilibrio e il compimento degli atti amministrativi stilati dal Sindaco e dalla Sua Giunta – prosegue Puleo - la non risposta agli atti ispettivi compromette l’efficienza del consigliere comunale, oltre a pregiudicare gravemente i più basilari principi di democrazia». Così un richiamo al ruolo importante, rivestito dal consiglio comunale, cinghia di trasmissione tra le istanze e le pressanti richieste della cittadinanza ed un’amministrazione che invece considera il Consiglio, un ostacolo, più che una risorsa: «il cittadino ha e deve avere un ruolo decisivo nell’offrire linee d’intervento per il governo della città, oltre di controllo, e può farlo attraverso i trenta consiglieri eletti democraticamente dal popolo bagherese». Infine, l’ultima stoccata, Puleo la riserva, alla stessa amministrazione, invitando «Sindaco e Giunta ad adempiere a quanto stabilito dalle leggi dello Stato italiano e della Regione Siciliana, oltre che ad un più elementare principio democratico e di rispetto delle prerogative e funzioni istituzionali di cui è investito il Consiglio Comunale».


 

Gianfranco Scavuzzo