Puleo (CivicaMente): «Chi continua a causare danni economici al Comune va fermato»

Inviata una nota all’assessorato regionale enti locali ed alla Corte dei Conti per chiedere un’ispezione

 

Settimanale di Bagheria - 14 Dicembre 2013

 

 

Ci avviciniamo al Natale e, come ogni anno, è tempo per i più piccini di scrivere la classica letterina a Babbo Natale, con bilanci (più o meno sinceri) dell’anno che volge al termine, i buoni propositi e le ruffianerie senza malizia tipiche dei bambini, che precedono le lunghe liste dei regali desiderati.

Se i bambini scrivono a Santa Claus, c’è chi scrive ben altre letterine…

Sulla scrivania dell’Ufficio ispettivo dell’Assessorato regionale agli Enti Locali e su quella della Corte di Conti, è giunta in questi giorni una lunga nota firmata dal consigliere Angelo Puleo per conto del gruppo CivicaMente.

Fornendo un dettagliato resoconto sugli ultimi “episodi” che hanno contraddistinto l’operato della Giunta Lo Meo in materia finanziaria e ponendo alcuni interrogativi circa la possibilità che alcuni atti della Giunta municipale (dal piano di riequilibrio alla delibera sull’aliquota della Tarsu) possano configurare un danno erariale per l’Ente, Puleo ha allegato anche una copiosa documentazione ottenuta dopo impervi accessi agli atti.

All’assessorato diretto da Patrizia Valenti, Puleo ha chiesto «un intervento ispettivo sulla legittimità degli atti prodotti dall’Amministrazione Comunale di Bagheria, nonché sull’itinerario gestionale dell’economia dell’Ente comunale di Bagheria» che il consigliere giudica «non virtuoso» e sull’«assenza di misure volte al ripristino degli equilibri finanziari e di cassa, la deficienza amministrativa fonte di un possibile danno erariale». Non è un mistero che la Giunta di Bagheria goda di particolari attenzioni dal governo regionale, potendo vantare il sindaco di Bagheria di numerosi pontieri tra lui ed il presidente Crocetta: la stessa “missione” dei due commissari Sajeva e Turriciano, volta a dare ulteriore tempo alla giunta per salvare il salvabile, è prova di questa insolita benevolenza.

Ben altri i rapporti che intercorrono tra Lo Meo ed i giudici della Corte dei Conti, ai quali Puleo ha chiesto un «riscontro sulla legittimità degli atti prodotti dall’Amministrazione» ed un parere sull’«eventuale danno erariale a carico dell’Ente» da parte della stessa Giunta.

Molto si favoleggia, nel villaggio, di rapporti parentali avvelenati dall’attività politica, ma questo gossip, spesso infondato, non c’interessa. Qui l’unica cosa che importa è il mandato politico che esponenti eletti democraticamente dai cittadini devono dimostrare di saper adempiere con onore e profitto.

Chi ha assistito all’ultimo consiglio comunale, lunedì scorso, capirà perché un consigliere comunale sia stato “costretto” a rivolgersi alle “alte sfere” del potere politico e giudiziario: grande è la confusione sotto il cielo (tra passi falsi, mezze verità, traccheggi da bassa cucina), ma la situazione è tutt’altro eccellente.

 

«Ormai in Consiglio Comunale, - dice Puleo - non abbiamo più referenti –. Così ho chiesto un intervento ispettivo sulla legittimità degli atti prodotti dall’amministrazione comunale. Lunedì, per esempio, in coro abbiamo posto una domanda sulla legittimità delle delibere di giunta che aumentavano le aliquote fiscali. Abbiamo ricevuto ben due risposte contraddittorie! A questo punto non mi resta che rivolgermi altrove».

 

L’assessore al bilancio Sciacchitano ha dichiarato in Consiglio che la legittimità delle delibere di giunta fosse stata suggerita dagli uffici comunali perché rientrava nelle “competenze residuali” del Sindaco e della Giunta, ma in tanti avete ribattuto che si basava su una normativa obsoleta e la stessa Presidente del Consiglio Vigilia ha stigmatizzato questo modus operandi della Giunta, fuori dalle regole. I cittadini non ne stanno capendo nulla.

«L’assessore Sciacchitano, uomo scelto per le sue declamate competenze tecniche e significative esperienze nella gestione dei conti pubblici, dovrebbe seriamente considerare la possibilità di fermarsi: ogni giorno con la sua inadeguatezza non fa che peggiorare la situazione. L’uomo presentatoci come il “salvatore della patria” non ha prodotto nulla di buono dal suo arrivo a Bagheria: l’approssimazione di quel Piano di Riequilibrio economico-finanziario grida ancora vendetta e adesso arricchisce il suo score tecnico-amministrativo con l’approvazione di tre delibere di Giunta palesemente illegittime!»

 

Quindi sono illegittime?

«In questo momento è pure inutile chiedersi se e quanto pagheremo. Mi accontenterei della notizia (su cui ho molti dubbi, alla base della mia nota) che l’intero iterdi riscossione di tributi e imposte non sia stato inficiato, con gravi ripercussioni sulle casse comunali».

 

A proposito di questo, che ripercussioni avrà la mancata

approvazione del bilancio di previsione entro i termini di legge? La Giunta – lo ricordiamo, visto che molti cittadini ancora non sono a conoscenza di questo fatto - non ha presentato entro il 30 Novembre (termine ultimo) l’opportuno schema di bilancio in Consiglio. Sic rebus stantibus, queste famigerate delibere, ancor prima che illegittime sono inutili. Perché se ne continua a parlare? Non è forse uno specchietto per le allodole?

«Nella domanda è contenuta la risposta. Io aggiungo soltanto che il fiato sul collo della Corte dei Conti mette ansia e chi amministra Bagheria, perché sa di non avere la coscienza a posto, sa di non aver cavato neanche un ragno dal buco. Come poteva la Giunta far emergere la notizia che per il secondo anno di fila non era stata in grado di approvare lo schema di bilancio? Qualcosa doveva pur fare e l’aumento al massimo delle aliquote è stata una decisione plateale che ha offerto al Sindaco l’occasione per screditare e offendere il Consiglio Comunale, smarcandosi dalle sue responsabilità. L’aspetto per me più triste di questa vicenda, resta il “giochetto”, riuscito, di confondere le acque, complice l’inesattezza di alcune informazioni diramate da alcuni organi di stampa, anche grazie all’Ufficio stampa comunale».

 

Negli scorsi giorni è stato pubblicato un comunicato sul sito del Comune in cui si annunciava un risparmio del 10% sulla Tarsu. Anche in questo caso siamo di fronte ad una mistificazione della realtà?

«Il Sindaco promette ai cittadini un risparmio del 10% sull’imposta sui rifiuti e la domanda sorge spontanea: come farà? La legge (DL 102/2013) stabilisce chiaramente che per comuni come Bagheria, a rischio dissesto e sprovvisti di un piano di riequilibrio, “deve essere assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di  esercizio  relativi al servizio”.

Fatta questa premessa, il Comune poteva scegliere tra ben quattro opzioni fiscali: TARES;TARES semplificata; TIA 1 o TIA 2; TARSU, così come disciplinata dal D.Lgs. 507/1993.

Il Consiglio Comunale avrebbe probabilmente deliberato l’applicazione della cosiddetta “TARES semplificata” per l’esercizio 2013, come hanno fatto altri enti salvati per il rotto della cuffia dal dissesto, come Catania. L’uso del condizionale, però, è d’obbligo poiché la Giunta non ha mai chiesto al Consiglio Comunale di esprimersi a tal proposito, inficiando l’intero iter di riscossione del tributo, con probabile danno erariale per l’Ente comunale, ragion per cui nasce questa mia nota.»

 

Eppure il Sindaco continua a sostenere, non senza importanti stigmatizzazioni come quelle della Presidente del Consiglio Vigilia, che sia proprio il Consiglio all’origine di tutti i guai bagheresi, a partire dal voto negativo sul piano di riequilibrio di qualche mese fa.

«Altolà alla demagogia! Il Sindaco ha già ubriacato i bagheresi con le sue sterili, inefficaci ed incredibili dichiarazioni, sempre alla ricerca di un caprio espiatorio, cui attribuire colpe e responsabilità. La Corte dei Conti ha dato ragione a quel Consiglio, che Lo Meo ha definito “scellerato”, valutando semmai inaccettabile quel piano di riequilibrio proposto dalla Giunta, tecnicamente errato, incompleto, sconclusionato, frutto di un lavoro eseguito con approssimazione e slanci d’improvvisazione.

Aldilà dei giudizi tecnici, un sindaco non può e non deve permettersi offendere gratuitamente i consiglieri comunali, soprattutto dopo aver inanellato una serie copiosa di fallimenti amministrativi ed essendo responsabile ultimo di un’allegra gestione sia dell’assessorato al Bilancio sia delle manovre di personale in capo al settore economico-finanziario.»

 

Tutti questi “fallimenti”, potrebbero configurare un cospicuo danno erariale per il Comune, come se non bastasse. Nel nefasto caso in cui si arrivi alla dichiarazione di dissesto, chi risponderà dei danni provocati in questi due anni e mezzo? E nei precedenti?

«Non credo che sia il Consiglio Comunale l’organo politico maggiormente coinvolto in una possibile resa dei “conti”. Come credo che possano dormire sonni tranquilli coloro i quali hanno svolto con attenzione e solerzia il proprio mandato elettorale, mettendo nero su bianco quanto esaminato.»

 

Il dissesto è il “male peggiore” come paventa il Sindaco, prefigurando apocalittici scenari? La Corte dei Conti sostiene invece che sarebbe, a questo punto, l’estrema ratio per uscire, con duri sacrifici , dalle secche in cui ci siamo incagliati.

«Bagheria è una città che si è alimentata dei suoi “orrori” ed “errori”: siamo arrivati all’ultima pagina del romanzo “criminale” di una sommatoria di interessi individuali (non si può parlare, a mio avviso, di senso di comunità): in questa città, la politica non è intesa come servizio reso alla collettività. A Bagheria la politica è stata ed è altro. Il dissesto è certamente un “male”, ma a differenza del Sindaco, ritengo che questo modo di (non) amministrare la città (frutto di decenni di pessima politica), sia il vero male assoluto».

 

 

 

Gianfranco Scavuzzo

Angelo Puleo

 

Nota alla Corte dei Conti e all'Ass.to Enti Locali della Regione Sicilia.
Itinerario economico-gestionale dell’Ente comunale di Bagheria, con
possibilità di danno erariale.
Nota Conte dei Conti + Ass.to Enti local
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