Consiglio comunale. Quanto conosciamo i candidati consiglieri (uscenti)?

L’Anagrafe pubblica degli eletti. Un anno dopo, ignorata da tutti. Tranne uno.

 

Settimanale di Bagheria, 4 maggio 2014

Scritto da Scavuzzo Gianfranco

 

 

Gli indizi dell’avvio definitivo della campagna elettorale per le prossime comunali del 25 Maggio ci sono tutti: manifesti abusivi à gogo e montagnette di rifiuti agli angoli di ogni strada della città. La perfetta scenografia per una competizione che ormai, a prescindere dai sistemi elettorali vigenti, è la cartina di tornasole del dissesto civico (e non soltanto economico o politico, tout-court) in cui è sprofondata Bagheria.

Sulla briscola a cinque dei candidati a sindaco, tornerò in prossimità dell’election day, come si ama dire da qualche tempo nel Paese più anglofilo e più analfabeta d’Europa.

In queste poche righe, voglio focalizzare l’attenzione dei nostri lettori sui candidati al Consiglio comunale e su una particolare categoria di questi ultimi: ovvero, i consiglieri uscenti che si ricandidano per un nuovo mandato.

Ben venti consiglieri uscenti, dei 253 candidati al Consiglio comunale, hanno deciso di riaffrontare la prova del voto per tornare a sedere a Palazzo Ugdulena. Senza contare i due ex consiglieri che corrono per la carica di primo cittadino, Gino Di Stefano e Daniele Vella. Una percentuale di ex-consiglieri candidati che diventa ancora più considerevole se a questi si aggiungono quelli con passate esperienze consiliari o certi grandi elettori che, per non perdere le “preferenze acquisite”, hanno schierato figli e figliocci, pur di non disperdere certi pacchetti di voti (molti voti si spostano in blocco e spesso si vendono all’ingrosso, in stock) costruiti con lo zelo della formichina in anni ed anni di favori, cortesie e buste della spesa.

Ebbene, almeno di questi venti consiglieri uscenti, i bagheresi dovrebbero sapere qualcosa sul loro operato in questi tre anni di consiliatura. Qualche informazione in più sulle proposte portate in Consiglio, sul “comportamento” in Aula (tasso di presenze, voti favorevoli e contrari, interventi) ...

Questo, come i lettori del Settimanale sanno bene, a maggior ragione per il fatto che da ormai più di un anno (per la precisione, nella seduta del 15 Aprile 2013) il Consiglio Comunale ha deliberato l’istituzione dell’Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, uno strumento di conoscenza e di trasparenza per consentire ai cittadini di informarsi alla fonte su ciò che accade dentro il Palazzo comunale e – argomento di sempre più vivo interesse – sulla qualità degli emolumenti (tra gettoni di presenza, rimborsi aziendali ed indennità di carica) percepiti dai rappresentanti istituzionali della città.

In questo anno trascorso dalla sua “deliberata” introduzione, la Giunta comunale non ha mai provveduto a rendere concreta quella deliberazione consiliare.

Così, in questi anni, dopo la sospensione della convenzione con una emittente televisiva locale per la trasmissione delle sedute consiliari, flebile e certamente poco efficace strumento di informazione per la collettività, l’unico modo per carpire qualche informazione sull’operato del Consiglio comunale, oltre all’impegnativa diretta streaming via webcam, è stato quello della presenza fisica durante le sedute. Un “lusso” che soltanto pochi cittadini si sono potuti consentire.

Ne è derivato, nella sostanza, un’assoluta disinformazione che le testate locali hanno cercato di tamponare con alcuni servizi sulle sedute più importanti, mentre dagli organi d’informazione istituzionali (sito web del Comune) vi è stato un incredibile sbilanciamento informativo tutto a favore delle attività della Giunta comunale rispetto al Consiglio comunale.

Tanto è vero che più volte, in questi anni, la stessa Presidente del Consiglio comunale è dovuta intervenire per chiedere maggiore attenzione da parte dell’Ufficio stampa comunale (ormai, anche fisicamente, alle dirette dipendenze della Giunta e del Sindaco), alle attività del Consiglio.

Tornando all’Anagrafe, ad oggi un cittadino che volesse cercare qualche informazione più interessante dei dati anagrafici sui consiglieri uscenti e ricandidati, non trova nulla. Alla faccia anche del famoso “decreto trasparenza”.

Soltanto di un consigliere comunale uscente, che è poi colui il quale propose in Consiglio l’Anagrafe degli Eletti, è possibile visionare (sul suo sito web personale) le informazioni che, per tutti i consiglieri comunali, i cittadini bagheresi dovrebbero conoscere: reddito personale, gettoni di presenza, comunicazioni, interrogazioni, punti all’ordine del giorno, mozioni, rassegna stampa ecc.

All’indirizzo http://apuleo81.jimdo.com chiunque, senza richieste di accesso agli atti o altre diavolerie burocratiche, può farsi un’idea dell’operato del consigliere uscente Angelo Puleo e decidere, in base alle informazioni che ne trarrà, se sia degno del proprio voto o meno.

 

Uno su 253. Che Peccato!