Il grande caos! Oltre alle parole, quali i fatti?

 

La prima delle tre regole di lavoro di Albert Einstein suggerisce di uscire dalla confusione per trovare la semplicità. Di semplicità abbiamo bisogno per affrontare con l’intricata vicenda del tributo TARSU/TARES e per dipanare la matassa su quanto Sindaco e Giunta hanno deliberato per salvare - a detta loro - il bene comune.

L’orizzonte che ci si prospetta innanzi è dei più sciagurati:

- una dichiarazione di dissesto ormai imminente;

- un settore “speciale” creato per la stesura di un Piano di Risanamento, con l’unico obiettivo concreto di aspettare il tempo che passa e con quello, subliminale, di mettere all’indice un intero apparato burocratico e dirigenziale, capro espiatorio su cui far ricadere la responsabilità del fallimento, mentre la politica si prepara ad abbandonare, alla chetichella, la scena del crimine;

- una cartella di riscossione TARSU/TARES che fa riferimento a una delibera di Consiglio Comunale mai esistita.

Basta così!

Meglio cambiare promontorio e osservare un altro “orizzonte”, ma questa è la realtà di Bagheria, con questa dobbiamo fare i conti.

Come venirne fuori? Che speranze ci restano?

La confusione, l’incertezza regna sovrana, dentro e fuori il Palazzo.

La “salvezza”, qualunque cosa questa significhi, nessuno sa dove abiti.

Certo, il Consigliere Comunale – commenta l’uomo della strada – può (o potrebbe) fare molto: lo scorso 7 dicembre (prima che molti si accorgessero dei misfatti) scrissi una nota alla Corte dei Conti confidando in un loro autorevole intervento, sperando di ricevere una fune alla quale aggrapparci per non essere travolti dall’incompetenza, dall’imprudenza, dalla disonestà politica dei nostri amministratori.

Oggi lo stesso appello, lo rivolgo alla città, chiedendo che si scongiuri la confusione, che è la migliore arma dei mistificatori.

Proviamo a capire per eliminare la confusione e semplificare ciò che ci viene presentato come complesso …

In una nota inviatomi dal Comune, leggo un’interessante sequela (quasi un rosario) di date, leggi, codici e delibere che potrebbero (forse) far dimenticare qualche FATTO

1. l’art. 14, comma 46, del D.L. 201/2011 ha disposto, a decorrere dal 2013, la soppressione di tutti i prelievi relativi alla gestione dei rifiuti a favore dell’istituzione della TARES, ovvero scompare la TARSU!

2. la competenza di ogni decisione di sorta sulla TARES è del Consiglio Comunale e non della Giunta: è perciò il Consiglio Comunale, in piena autonomia, a decidere (deliberare) se applicare la TARES, la TARES semplificata o la TARSU;

3. al Consiglio Comunale, nonostante l’interrogazione presentata dal sottoscritto il 20.02.2013 sulla TARES (http://apuleo81.jimdo.com/interrogazioni/tributo-sui-rifiuti-e-sui-servizi-del-comune-di-bagheria-tares/), non è MAI stato presentato alcun atto, ovvero il Comune di Bagheria è secondo Legge a TARES, in assenza sia di regolamento sia di tariffe.

Nell’attesa, speriamo non vana, che Bagheria possa ricevere un autorevole intervento degli Enti competenti al fine di sgombrare il fosco orizzonte che si presenta davanti a noi, al nostro Sindaco e ai suoi Assessori dedico queste parole del filosofo Kierkegaard: «… gli uomini hanno avuto il dono della parola non per nascondere i pensieri, ma per nascondere il fatto che non hanno pensieri».

 

 

 

Bagheria, 10.02.2014

Il Consigliere Comunale 

Angelo Puleo