Il 21 novembre di ogni anno è la Festa dell’Albero

La raffigurazione del progresso civile, sociale, ecologico ed economico di un popolo.


21 Novembre 2014


In occasione del comunque triste e forse inevitabile abbattimento di quattro esemplari di conifere in Piazzetta L. Da Vinci (all’ingresso delle Scuole Bagnera), senza alcuna ruffianeria e in modo molto diretto rivelai sarcasticamente tutto il mio stupore nell’osservare l’enorme preoccupazione della cittadinanza bagherese per l’improvvisa scoperta della mancata gestione del verde urbano e per la lacunosa progettualità utilizzata da sempre per la realizzazione delle piccole aree a verde della cittadina.


Che a Bagheria manchi storicamente attenzione e apprezzamento per ciò che è “verde”, è cosa risaputa e assai evidente, ma lo è altrettanto la voglia sempre più crescente di cambiamento, una naturale e quasi inarrestabile tendenza verso una riconciliazione con ciò che è “naturale”, quasi si fosse (ed era ora) compreso che amare l’ambiente è come amare se stessi e il prossimo.


Chi mi conosce sa benissimo che ormai da molti anni, oltre a ciò che ho il piacere di svolgere con i ragazzi della scuole cittadine, vesto i panni del “grillo parlante” e scrivo, propongo, informo i miei concittadini su ciò che può fare e si può fare col “verde” in città: nel 2011 da Consigliere comunale proposi e feci approvare l’interessante atto d’indirizzo dei “Giardini condivisi”, più recentemente (settembre scorso), prendendo spunto dalla Legge 10 del 2013 Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, proposi all’Amministrazione comunale e alla cittadinanza tutta (anche) di istituire o almeno ricordare a Bagheria la Festa dell’Albero.


In Italia la prima Festa dell’Albero, su iniziativa dallo statista e Ministro della Pubblica Istruzione Guido Baccelli, fu celebrata nel 1898, ma istituzionalizzata solo nel 1923 (Legge forestale, art. 104) con lo scopo di infondere nei giovani il rispetto e l’amore per la Natura e la difesa degli Alberi.


E’ una celebrazione che meglio dimostra come il culto e il rispetto dell’Albero raffiguri il progresso civile, sociale, ecologico ed economico di un popolo.


E adesso mi chiedo: Bagheria, la Sua rinnovata e fresca Amministrazione, festeggerà la Festa dell’Albero? E poi, con riferimento ai “progressi” appena sopra elencati (quello civile, sociale, ecologico ed economico), la nostra cittadinanza che livello presenta?


Bello sarebbe per me (e sono sicuro di non essere da solo) svegliarmi venerdì 21 novembre, passare per il Corso Butera, volgere lo sguardo su Piazzetta L. Da Vinci e scoprire la gioiosa visione di quattro giovani alberi che occupano lo spazio lasciato vuoto dalle conifere abbattute:


… sarebbe un appropriato ed efficace omaggio a una Festa dell’Albero che però (forse) non verrà né celebrata né istituita a sfregio della Legge 10/2013 che pubblicamente con un articolo ricordai più di un mese addietro;


… sarebbe un importante, vero e concreto segno di discontinuità col nefasto passato, poiché con pochissimo si ristabilirebbe il decoro di un angolo urbano di Bagheria;


… sarebbe un importante, vero e concreto segno di civiltà, di sensibilità ecologica e amore per il territorio ove si vive quotidianamente;


… sarebbe un segno positivo, educativo e visibile per la nuova generazione di bagheresi che ogni mattina, prima di entrare nelle aule del Bagnera, attraversano una Piazzetta priva di “verde”, priva di “vita”.



Angelo Puleo