Il Consigliere Angelo Puleo ... 2 anni dopo

Un'intervista-resoconto all'insegna della trasparenza

 

Giugno 2013

Settimanale di Bagheria

 

Sono passati due anni dall'elezione del sindaco Vincenzo Lo Meo e dei 30 consiglieri comunali. L'anno scorso di questi tempi, alla scadenza del primo anno, ci e' venuto l'uzzolo d'intervistare Angelo Puleo uno dei consiglieri piu' rappresentativi e, riteniamo, piu' attivi del consesso che ci rappresenta. Abbiamo ripetuto l'operazione anche quest'anno cercando di fargli domande che, naturalmente, potessero interessare il piu' possibile i lettori.

 

Civico sei nato e civico ti ritrovo dopo due anni. Come mai, nonostante le consultazioni regionali e politiche, non ti e' saltato il ghiribizzo di schierati in un partito politico?

"All'inizio della mia esperienza politica cercai d'inserirmi in un partito politico che mi facesse crescere e imparare a trovare le soluzioni ai troppi problemi che Bagheria vive quotidianamente, ma nessuno dei partiti politici oggi esistenti mi e' sembrato e mi sembra utile e funzionale. La politica di oggi, con la pi minuscola purtroppo, manca di una solida base culturale, di ideologie, e' indecifrabile. Occorre una rivoluzione culturale nella mente di ognuno di noi, soprattutto se giovane. 
Nel frattempo sto serenamente all'interno di CivicaMente con il saggio collega Antonio Chiello".

 

Perche' la crisi della Politica sembra piu' grave a Bagheria?

"Premesso che per crisi della Politica intendo l'aver perso di vista il vero e nobile significato di quest'arte, a Bagheria tutto e' ancora piu' inquietante poiche' siamo privi di leader politici, di uomini dotati di autorevolezza. Anche questo mi porta a ritenere la vittoria elettorale di due anni fa pericolosamente simile a quella di Pirro: Bagheria e' senza una guida, impantanata in una palude che esiste da tanto, troppo tempo e tenuta nascosta, camuffata per decenni, ove e' caduto in pieno l'attuale Sindaco, che come un infante continua ad agitarsi nelle sabbie mobili rimanendovi soffocato e con lui l'intera cittadinanza bagherese".

 

Tu che cosa ritieni di aver fatto in questi due anni per la citta'?
"Sono felice che mi rivolga ancora questa domanda a cui comincio con il rispondere, come l'anno scorso, che nuddu nasci 'nsignatu e che sono sempre pronto a imparare. Prendendo poi a prestito la frase di Roosevelt "Fai cio' che puoi, con cio' che hai, dove sei". Riferisco sinteticamente di essere sempre presente e attivo ai lavori d'aula, di avere gia' prodotto 11 comunicazioni, 10 interrogazioni, 11 punti all'ordine del giorno. Di questi ancora tre devono essere discussi in aula, mentre ben quattro sono quelli approvati a maggioranza dal Consiglio comunale e quattro approvati con voto unanime dei colleghi Consiglieri".

 

Quattro punti all'ordine del giorno approvati all'unanimita'. Di che si tratta?

"Anzitutto i Giardini condivisi, una soluzione valida sia dal un punto di vista della gestione degli spazi verdi sia dal punto di vista economico, in considerazione delle esigue risorse finanziarie destinate alla manutenzione di giardini e villette pubbliche del nostro territorio.

L'intitolazione di una via cittadina a Placido Rizzotto, che stimolerebbe un proficuo dibattito tra la societa' civile, restituendo a un eroe civile come Rizzotto, la dignita' che la mafia tento' di strappargli 65 anni fa. 
L'istituzionalizzazione e nomina di una Commissione toponomastica, utile ad eliminare la soggettivita' delle decisioni prese in passato a riguardo, inserendo dei chiari e precisi parametri/criteri per l'intitolazione di strade, piazze, ecc.
Infine, un'iniziativa strutturale, l'introduzione di una nuova filosofia della politica locale elaborata dall'amico Gianfranco Scavuzzo e da me portata in Consiglio comunale con lodevole successo. E' l'Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati (APE), che punta alla massima trasparenza del Comune di Bagheria: indicazioni complete e chiare su tutti coloro che vengono eletti e nominati e che comunque partecipano alla vita politico-amministrativa dell'Ente".

 

Ci si riempie la bocca di legalita' e trasparenza, ma pochi si comportano coerentemente. Quanto tempo dovra' passare prima che i cittadini verifichino su Internet le attivita' dei politici eletti?
"Sarebbe opportuno che potessero farlo subito. Personalmente, subito dopo aver protocollato l'atto di indirizzo dell'Anagrafe degli Eletti e dei Nominati, poi presentato e votato all'unanimita' dal Consiglio comunale, ho creato una mia personale pagina web, ove ho inserito di tutto e di piu': le mie dichiarazioni dei redditi, i gettoni mensilmente percepiti, come anche tutte le Comunicazioni, Interrogazioni e Punti all'Ordine del Giorno. Invito i lettori del Settimanale di Bagheria a visitare il sito - basta digitare su Google <Angelo Puleo> e trovare l'indirizzo web www.apuleo81.jimdo.com - ove e' possibile dettagliatamente e costantemente verificare quanto prodotto dal consigliere comunale Angelo Puleo".

 

Perche' i bagheresi dovrebbero visitare la tua personale pagina web e non accedere al sito istituzionale del Comune di Bagheria e magari consultare anche le informazioni riguardanti gli altri Consiglieri, Sindaco e Assessori?
"Sarebbe fantastico, e spero - ripeto - che possa attuarsi a breve, anche per poter fare un raffronto fra politici. Ma ad oggi, nonostante il chiaro e forte atto d'indirizzo dato dal Consiglio comunale TUTTO, il Sindaco Lo Meo, che faceva della trasparenza e meritocrazia gli elementi distintivi della sua sindacatura, lo stesso che promise pubblicamente di realizzare l'Anagrafe Pubblica degli Eletti nei suoi primi 100 giorni da Sindaco, fa finta di non sentire".

 

E' la stessa cosa per gli altri tuoi atti d'indirizzo approvati all'unanimita' dal Consiglio comunale?
"Tristemente la stessa identica cosa! Nessun giardino condiviso, nessuna commissione toponomastica, nessuna strada o piazza intitolata all'eroe Rizzotto. Ma non e' questo che reputo grave: tutto sommato, in una citta' agonizzante come Bagheria, son cose che si potrebbero posticipare.
E' preoccupante e politicamente inammissibile invece che in due anni NULLA di quanto proposto dal Consiglio comunale - 30 persone elette democraticamente dai bagheresi - e' stato preso in considerazione dal Sindaco e dalla sua Giunta".

 

Da componente della commissione Cultura qual e' il tuo giudizio su quanto fatto dall'Amministrazione in riferimento all'attivita' culturale?
"Le poche manifestazioni culturali si sono rilevate di scarsissimo spessore e di nessun pregio sia sul piano culturale appunto sia sul piano dello sviluppo turistico. Ricordo su tutto: il concerto del cantante partenopeo Gianni Vezzosi in occasione della festivita' del Santo Patrono; la tentata esposizione di abiti da sposa nel piano nobile di Palazzo Butera, per fortuna stoppata grazie a un documento scritto e firmato da alcuni consiglieri tra cui il sottoscritto; una pseudo-guida turistica, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Bagheria, distribuita anche se intrisa di gravi e imperdonabili omissioni e inesattezze storico-culturali. Anche sulle Notti Bianche il nostro Comune si e' cimentato recentemente e una domanda sorge spontanea: che relazione c'e' tra disabilita' e un'appetitosa "arrustuta ri stigghiola" nel "salotto bagherese" del Corso Umberto? 
E' stata una politica culturale totalmente slegata dalle tradizioni bagheresi: il Sindaco in questo campo si e' contraddistinto per il continuo ricorso a comunicati stampa stucchevoli che confermano la sua scarsa sensibilita' e disinteresse per il mondo dell'arte e della cultura, oltremodo intrecciato con l'importante filiera produttiva del turismo. Altra grande e grave delusione avuta sia da Consigliere, sia da componente della Commissione consiliare, sia da cittadino bagherese e' stata la scarsissima attenzione rivolta alla Consulta, sia femminile, delle pari opportunita' o giovanile, strumenti utili e necessari per almeno tentare di tradurre in azioni amministrative quanto decantato nel corso della campagna elettorale: partecipazione della societa' civile alla vita politica locale, condivisione di alcune scelte politiche, piena e assoluta trasparenza del Palazzo comunale".

 

Pensi che sia stato corretto affidare l'incarico della redazione del PRG all'Ufficio Tecnico Comunale?
"La redazione di un PRG e' parecchio complessa, esige competenza professionale ed esperienze comprovate. 
Il Prg non e' solamente un piano di espansione residenziale, da esso dipende l'evoluzione futura della citta' di Bagheria; coinvolge anche interessi economici dei magnati dell'edilizia. 
Con tale premessa ritengo che a monte dell'incarico doveva essere valutata la "compatibilita'" dei progettisti dell'UTC (cosi' come e' stato fatto col Consiglio comunale), oltre che le loro competenze ed esperienze professionali in programmazione urbanistica. Il PRG e' stato redatto da un valido ingegnere e una serie di esperti geometri, ma mi resta pero' un interrogativo: gli urbanisti non sono solo degli architetti?"

 

Ritieni che sia stato corretto impartire la direttiva di attenersi al Piano redatto dal professor Leone e dal suo staff. Pare, infatti, che quel Piano presentasse situazioni anomale incomprensibili ai cittadini (come la trasformazione di zone gia' destinate a verde pubblico in zone edificabili).
"Sicuramente non potevano i progettisti non tenere in considerazione un Piano Regolatore che e' stato vigente per circa otto anni e di conseguenza ha in qualche modo prodotto i suoi effetti (negativi e positivi), ma sulla base di esso dovevano colmare le lacune e pianificare in un'ottica di un decennio avanti, pieno di nuove risorse tecnologiche e di una naturale evoluzione antropologica. Avremo senz'altro modo e occasione per dedicarci al PRG. Non e' finito tutto con la dichiarazione di "incompatibilita'".

 

Piano risanamento o dissesto?
"Questa domanda non e' pertinente al bilancio della mia consiliatura, ma non mi esimo, e rispondo con un'altra domanda: perche' credere che un'Amministrazione comunale, incapace come questa, possa riuscire a gestire economicamente un Comune che fa acqua da tutte le parti, se non vi e' mai riuscita in due anni?

 

Pertanto si arrivera' al dissesto?
"A Lo Meo e all'ass.re Sciacchitano (quest'ultimo neanche ha firmato la delibera del Piano di Risanamento dopo sei mesi dall'incarico ricevuto) - non bastano 5 anni di dissesto. Essi vogliono la definitiva sepoltura di Bagheria, aggiungendo un paio di anni - tanto durera' se approvato - di fasullo Piano di Risanamento (fallira). Desiderano solamente vessare pesantemente tutti quei padri di famiglia che con grandi sacrifici provano a non fare mancare il pane e un tetto ai loro figli."

 

Tornando al bilancio di consiliatura, ti senti soddisfatto?
"Se l'aforisma detto da Luigi Sturzo e' vero, credo proprio di aver rispettato il primo canone dell'arte politica: sono stato franco, ho promesso poco e quel poco e' stato mantenuto. Nonostante tutto o forse per questo sono stato anche preso di mira, ma chi mi ha avversato non ha avuto successo.
Amo usare il tempo come uno strumento prezioso, non come una poltrona e compio il mio dovere prima da cittadino e poi da Consigliere, Succeda quel che deve succedere."

 

 

Intervista realizzata da:

Giuseppe Fumia