Panem et circenses (Pane e Giochi [del circo])

Antica locuzione latina che palesa come la Politica ha smesso di offrire “pane” al popolo, non i “giochi”.

 

10 Agosto 2015

 

 

Molti reputano la Politica un mondo parallelo a quello reale e tantissimi ormai preferisco non considerarlo più: lontano dagli occhi e lontano dal cuore, trattabile solo nei campi da gioco a essa dedicati… già un gioco…


E mentre l’Italia è sempre più “al verde”, in Sicilia va di moda lo “sbiancamento” e a Bagheria continua lo stato d’allarme “rosso”, i motivi per non scrivere ciò che si pensa della Politica, ovvero evitare ripetizioni, di mischiarsi con la (contro)propaganda più o meno disfattista... sembrano sempre più invitanti di quelli per farlo.


“Potevi risparmiarti di scrivere anche tu allora” dice una vocina nella mia testa, che questa volta voglio zittire, anche se mentre scrivo - e penso a fatti, facce, voci e notizie - ho un nodo alla gola, un senso d’intossicazione, di rigetto per tutto quello che ho assorbito sia nei tre anni passati da Consigliere comunale a Bagheria sia informandomi e vivendo come cittadino italiano.


Abbiamo mai pensato alla Politica come un semplice gioco?


Forse si, forse no, sta di fatto però che in un pomeriggio di questa nostra riarsa estate, ho letto qualcosa di davvero divertente, che alla fine mi ha anche con(vinto): per il cittadino-elettore avvicinarsi al motto einaudiano “conoscere per deliberare”, non deve servirsi dell’Anagrafe Pubblica degli Eletti (http://apuleo81.jimdo.com/) o della tante volte citata (e solo quello) “trasparenza” politica, ma semplicemente conoscere le regole dei “giochi” della Politica.


Non è una cosa facile però, cosa credete? Lo era forse all’epoca della Prima Repubblica, dove si aveva la sensazione che tutti i “giocatori” (alias politici) seguissero le stesse regole di uno stesso gioco: un “giocatore” che punta, un altro bluffa, mentre qualcun altro ignaro rilancia e il più furbo bara.


Oggi, invece, assistiamo a un vero e proprio caos, ove ogni “giocatore” sta giocando un gioco diverso, con regole e carte tutte sue.


- DIXIT (https://it.wikipedia.org/wiki/Dixit)

E’ un nuovissimo gioco di carte che non premia la strategia, ma l’intuito e la capacità di compiere libere associazioni. In sostanza, Dixit è un gioco sulla fallacia della comunicazione verbale: i giocatori sono un gruppo di persone che sentono la stessa cosa, ma nella maggior parte dei casi, capiscono cose diverse. Non rispecchia alla perfezione lo spirito del Partito Democratico?


- FLUXX (https://it.wikipedia.org/wiki/Fluxx)

Altro gioco di carte del recente passato (1996), da molti definito con un non-gioco, poiché si caratterizza col non avere regole fisse. Il regolamento si sviluppa con il procedere della partita e qualunque regola può essere cambiata in qualsiasi momento. La coerenza intesa non come virtù, ma come limite degli individui senza fantasia fa sì che Fluxx è certamente il gioco di Forza Italia… o di ciò che ne resta.


- CARTE CONTRO L’UMANITA’ (https://it.wikipedia.org/wiki/Carte_contro_l%27umanit%C3%A0)

In inglese Cards Against Humanity è un gioco da tavolo americano, basato sul sarcasmo e sull’ironia dei suoi stessi giocatori, assurto al rango di cult grazie al taglio politicamente scorretto. Le carte si dividono in due categorie: Domande e Risposte. Ogni carta Domanda riporta una frase con uno o più spazi vuoti, che saranno riempiti con le affermazioni contenute nelle carte Risposta. I giocatori sono chiamati a votare la frase migliore, ma importa poco chi vince, il vero obiettivo è sfornare il maggior numero possibile di dichiarazioni comiche e improbabili. Va da sé che Cards Against Humanity è il gioco-simbolo del Movimento 5 Stelle.


La prossima volta che vi sentirete sorpresi da Renzi, abbagliati da Grillo, catechizzati da Casini o arrabbiati da Salvini, la prossima volta che Crocetta dichiara di voler suicidarsi per l’ennesimo scandalo che lo vede protagonista, la prossima volta che non riuscirete a individuare la “rintracciabilità” delle scelte politiche dell’amministrazione stellata bagherese, provate a pensare a ciò che hanno fatto o detto come a mosse di un gioco; ragionate, quindi su quale sia il gioco; estraniatevi dagli aspetti umorali, passionali e da altre scorie analoghe; preparatevi quindi a fare la vostra mossa.


Semplice no? …non lo è per niente!


Come non è divertente il tetro periodo storico-politico che stiamo tutti vivendo, che polverizza la virtù del coraggio che Papa Francesco augura a tutti i giovani, rendendo il nostro futuro già vecchio.


Auguro di non decidere di adagiarci su un soffice letto di sterco, solo perché magari alla merda ci si abitua, ma a star scomodi no.


Angelo Puleo